Martina Gioia nasce e vive a Roma.

Pittrice autodidatta, ha perfezionato la sua tecnica presso gli atelier di importanti pittori italiani di fama internazionale.

Con fortissima predilezione per la pittura Secessionista Europea, Gioia ne reinterpreta lo stile senza mai compromettere completamente la forma compiuta del realismo accademico.

La sua pittura è realizzata mediante una gestualità vibrante, agitata, quasi febbrile.

Le pose dei suoi soggetti, rigidamente frontali e con tagli ravvicinati e decentrati, evocano i personaggi dei quadri di Schiele e Hodler.

L’estetica della pittura di Martina Gioia è una continua fusione tra analisi e sintesi. Per l’artista, il ritratto altro non è che un mezzo stilistico per entrare nell’intimo del soggetto dipinto, uno strumento di ricerca ostinata nella sua psiche.

L’artista si concentra unicamente sulla fisionomia dei modelli, i quali si stagliano su uno sfondo neutro e scarno di elementi ambientali.

Non a caso, il volto è l’ossessione costante della pittrice. Gli stati d’animo non sono mai rappresentati in maniera definita, ma immortalati nel loro “divenire”, trascinando lo spettatore in un turbine di percezioni e intuizioni. Quest’ultimo impossibilitato a catalogare razionalmente lo stato d’animo dei soggetti dipinti, può solo proiettarvi la sua personale visione.

Nel 2016 Martina Gioia arriva finalista al prestigioso Concorso Internazionale dell’ Art Renewal Center (12th International ARC Salon).

“Ogni dipinto di Martina Gioia è una finestra aperta nella vita delle persone da lei rappresentate. La pittrice riesce, attraverso gli sguardi, a rivelare le diverse sfaccettature dell’animo umano, il tutto realizzato con una tecnica pittorica che si esprime attraverso pennellate impulsive magistralmente affiancate e sovrapposte”

Roberto Ferri

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